A Torino, presso la Scuola di applicazione dell'esercito, subito dopo la chiusura d'anno accademico, si è svolta la cerimonia voluta dai compagni di corso del Maggiore Giuseppe La Rosa, per l'intitolazione del piazzale della scuola a suo nome e all'inaugurazione del monumento a lui dedicato. Diversi i momenti toccanti e commoventi, anche se dignitosamente sobri. Un compagno di corso, ha ripercorso i momenti di vita comune sia per il periodo trascorso in accademia, sia per quello impiegato in missione all'estero, dove si erano ritrovati vicini e amici in un teatro tutt'altro che facile e sicuro. Ne ha tracciato il lato umano, di ragazzo simpatico, disponibile, affabile, genuino, prima di concludere il suo discorso con la voce rotta dalla commozione, ed iniziando un canto che ha coinvolto tutti i cadetti ed ufficiali nel silenzio di coloro che erano presenti nonostante il giorno feriale, la distanza e le difficoltà. Un gruppo nutrito di labari da ogni parte del nord è accorso per rendere omaggio all'ultimo degli Eroi, nell'accezione temporale del termine. Il 183^ corso, del quale faceva parte Giuseppe, ha omaggiato la mamma del Maggiore, donandole un libro fotografico composto immagini inedite del figlio caduto. Grande è stata la commozione della signora che ha stretto a sé il gradito omaggio, come per tutta la cerimonia ha custodito il piumato del figlio posandolo sulle sue ginocchia. Come grande è stato l'affetto manifestato da militari ed intervenuti verso il resto della famiglia del Maggiore invitata all'evento. Erano infatti presenti i tre fratelli del Maggiore, oltre che gli zii, che si sono resi disponibili a posare per foto ricordo con tutti coloro l'abbiano richiesto, per poi essere "assaliti e circondati" in un grande, forte ed affettuoso abbraccio dai compagni di corso di Giuseppe. (foto nella galleria)