La volontà di riunirsi e di riconfermarsi "fratelli" ripercorrendo ricordi, aneddoti e rivisitando quella che per un periodo della vita durato mesi, è stata "casa". Questo è l'essenza di chi ha voluto ed organizzato il 3^ raduno del 28^ Battaglione Oslavia di stanza a Bellinzago Novarese presso la caserma intitolata a Valentino Babini. Non si è accontentato però di adunare Bersaglieri, simpatizzanti e sezioni ANB, bensì ha chiamato a raccolta coloro che, agli ordini del Luogotenente Francesco D'Arienzo, negli anni, hanno formato la fanfara del 28^ Oslavia. Chiamata alla quale hanno risposto con entusiasmo più di 50 "fanfaroni" che si sono alternati fra il concerto di sabato e la giornata di domenica, provenendo dalle più disparate località e anche da diversi Btg e Rgt Bers. provando sotto l'attenta direzione del Luogotenente D'Arienzo. Il Generale Dario Cerniglia coadiuvato dal Maresciallo Antonio Frascaro, con il patrocinio e concreta partecipazione del sindaco di Bellinzago Novarese, hanno dato vita ad un raduno dal numero ragguardevole di partecipanti, più di 400 persone, che ordinatamente hanno sfilato per le strade del paese ed hanno preso parte al nutrito programma iniziato con il concerto presso la piazza della ritrovata fanfara che ha riscosso consensi ed entusiasmo il sabato sera per ritrovarsi il giorno successivo per una giornata ricca di appuntamenti. Suggestiva è stata la Santa Messa officiata dinanzi al monumento ai caduti presso il parco cittadino, alla presenza di autorità militari e civili, al termine della quale, il maresciallo Frascaro ha dato lettura della preghiera del Bersagliere prima di dare spazio agli interventi delle autorità e dell'allora Colonnello Benito Pochesci, che ha chiamato vicino a sé il Luogotenente D'Arienzo per raccontare agli intervenuti un po' di storia vissuta assieme nel periodo che li ha visti comandante e sottufficiale del 28^ Oslavia. La fanfara ha omaggiato il generale Pochesci eseguendo il Flic Floc. Terminate le allocuzioni, lo sfilamento ha raggiunto nuovamente il centro cittadino dove si è sciolto al passo di corsa scandito dalla fanfara.
Si è raggiunta la caserma Babini, dove il comandante attuale, ha reso possibile la visita degli spazi immensi che la caserma racchiude. Si è posata la corona al monumento interno che accomuna, carristi e bersaglieri, si è scoperta una targa in onore ad Aurelio Zamboni medaglia d'oro al valore militare, con l'iscrizione della motivazione dell'assegnazione. Il comandante della caserma ha permesso la visita agli alloggi e comando del 28^ per poi concludere la parte ufficiale con lo scambi di doni e raggiungere la mensa interna per il pranzo cremisi. (Foto nella galleria)